Lo smartwatch è ormai considerato uno strumento quasi irrinunciabile per gli sportivi come runners ed escursionisti. Gli appassionati di montagna possono avvalersi di funzioni utili come il gps e l’altimetro, mentre i runners utilizzano volentieri la funzione del cardiofrequenzimetro. Scalare le vette, fare escursioni ed allenarsi per il trail running sono sport che richiedono la giusta attrezzatura. Tra gli orologi intelligenti esistono quelli con funzionalità avanzate proprio per le scalate o il trekking. In commercio si possono trovare molti modelli adeguati che permettono la geo localizzazione in maniera molto precisa. Non che orologi con sensori di alta precisione per la misurazione del battito cardiaco. In questa breve guida vi saranno dati consigli utili per poter scegliere il dispositivo giusto e valutare i migliori smartwatch con queste funzioni sul mercato.
Il cardiofrequenzimetro
Il cardiofrequenzimetro è un semplice dispositivo in grado di rilevare istantaneamente la frequenza cardiaca, un parametro che sta ad indicare il numero di battiti che il cuore compie in un minuto.
Alcuni modelli di smartwathch sono in grado di offrire un’ampia gamma di funzioni oltre alla misurazione dei battiti come il contapassi, il consumo calorico e di ossigeno, la velocità, i tempi parziali ecc. I modelli più evoluti consentono anche di memorizzare i dati del proprio allenamento e di elaborare grafici e statistiche dettagliate sull’andamento della performance.
Il sensore HR per il battito cardiaco è un elemento fondamentale per il tracciamento della propria attività fisica. Svolge un ruolo importante nella scelta degli allenamenti più appropriati da svolgere per bruciare grassi o per incrementare la propria resistenza sotto sforzo.
Come funziona?
Il cardiofrequenzimetro trasmette dei segnali elettromagnetici che verranno opportunamente codificati ed elaborati.
Durante uno sforzo fisico, per permettere ai muscoli un maggiore apporto di nutrienti e di ossigeno, le pulsazioni del cuore aumentano. Tanto più lo sforzo è intenso, tanto più le pulsazioni saliranno. Esiste però un limite oltre al quale le pulsazioni del cuore non possono aumentare ulteriormente. In questo caso si parla di frequenza cardiaca massima. Tale parametro è fisiologico e variabile da individuo a individuo, ma esiste una formula in grado di calcolare la frequenza cardiaca massima teorica di un atleta.
FcMax = 220 – età
In base a tale formula un soggetto di 20 anni, per esempio, avrà, una frequenza cardiaca massima pari a 200 bpm (battiti per minuto).
L’affidabilità di questa formula però è limitata. I suoi risultati sono validi solo per studi popolazionistici. E’ stata infatti dimostrata l’esistenza di uno scostamento tra Fc max reale ed Fc max teorica che può arrivare sino al 10-15%.
Considerando quindi il caso suddetto un soggetto di 20 anni potrebbe avere una frequenza cardiaca massima reale pari a 180 o 220 bpm. Per questo è necessario tarare in maniera opportuna il cardiofrequenzimetro.
Il Gps o geolocalizzatore
Il GPS. Come ben sappiamo, non è altro che un sistema satellitare che permette la geolocalizzazione di un dispositivo. Come per i navigatori e per gli smartphone, alcuni dispositivi wearable sono dotati di modulo GPS in grado di comunicare con una flotta di satelliti. Questi orbitano intorno alla Terra e sono in grado di fornire al dispositivo la sua esatta posizione.
Il numero elevato di satelliti che oggi sono in orbita e la loro configurazione permettono di avere una precisione che ormai si attesta su pochi metri. Il GPS è diventato il sistema di geo-posizionamento per antonomasia, pur non essendo in realtà l’unico.
GPS è infatti il nome della rete di copertura che gli Stati Uniti hanno realizzato qualche decennio fa. Ma non mancano le alternative. Esiste ad esempio il poco famoso GLONASS, sistema russo che offre una copertura e un’affidabilità praticamente identica a quella del GPS.
Il GPS all’interno di un dispositivo indossabile è indispensabile per chi pratica attività fisica, soprattutto per runner ed escursionisti. Lo smartwatch è inoltre in grado di memorizzare le informazioni sul percorso seguito, i tempi impiegati Questo permette di calcolare valori riguardo le calorie bruciate, il miglioramento delle prestazioni, e così via.
Altri fattori utili per valutare un buon smartwatch
Il display
Un importante criterio di valutazione per la scelta del miglior smartwatch è il display. Gli smartwatch sono ormai tutti dotati di un display ad alta risoluzione. Ma ci sono altri fattori importanti per la qualità di un display oltre alla risoluzione.
Un altro elemento importante è legato alla qualità dei sensori, soprattutto per la misurazione del battito, dei movimenti e della pressione. Vediamo quali sono i sensori più importanti a cui non si deve rinunciare.
I sensori
I sensori sono dispositivi di rilevazione del movimento, dei battiti, della pressione, e molto altro.
L’accelerometro ad esempio viene utilizzato per misurare l’accelerazione lineare, mentre il giroscopio viene utilizzato per misurare altri parametri di movimento rotazionale.
L’autonomia
Un altro criterio da non sottovalutare è l’autonomia dell’orologio. Soprattutto perché uno smartwatch con molte funzioni avanzate ha bisogno di essere carico per funzionare bene. Una autonomia elevata è necessaria per durare tutto il giorno o anche più di uno.
L’impermeabilità
Uno smartwatch, così come un fitwatch, o fitband, ovvero un orologio per il fitness, dovrebbe sempre essere “waterproof” e quindi capace di resistere ad acqua, pioggia ed altre intemperie atmosferiche.
Ormai quasi tutti gli smartwatch, attualmente disponibili sul mercato, presentano un qualche grado di impermeabilità. Ma la resistenza all’acqua non garantisce immersioni ed è limitata nel tempo. E’ bene controllare questi due valori.
Un’altra caratteristica da tenere in considerazione per un wearable è che deve assolutamente garantire comfort e praticità. Quindi vanno considerati attentamente il peso ed il materiale che possibilmente devono rispettare anche precisi canoni estetici.