Uno dei dibattiti più accessi degli ultimi anni, riguarda la sicurezza o meno degli smartwatch sulla salute dell’uomo.
Si parla molto di quanto l’uso continuo e costante dei cellulari, che emettono onde elettromagnetiche, possa essere collegato allo sviluppo di alcune forme tumorali.
E allora gli smartwatch, indossati continuamente al nostro polso, possono davvero nuocerci?
Cerchiamo di capire quali sono le opinioni in ambito scientifico.
Cosa è uno smartwatch
Questi strumenti ci permettono il monitoraggio del battito cardiaco, del sonno, del ciclo mestruale, del consumo di calorie e del movimento.
Non solo: grazie alla possibilità di connessione tramite bluetooth o Wi-Fi, gli smartwatch si collegano al nostro smartphone e ci permettono di ricevere notifiche e avvisi di chiamate.
Lo smartwatch fa male alla salute?
Diversi studi condotti dalla American Cancer Society, sono arrivati alla conclusione che non esistono dei legami dimostrati tra cellulari e cancro, ma che si richiedono ulteriori ricerche per validarne le prove.
Anche l’AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro), pur suggerendo di ridurre l’esposizione alle onde elettromagnetiche dei cellulari, limitandone l’uso e usando gli auricolari, afferma che gli studi condotti fino ad oggi, non hanno mostrato delle correlazioni significative tra l’esposizione a campi magnetici e l’insorgenza di cancro.
Il New York Times, in un’indagine passata relativa proprio all’utilizzo degli smartwatch e ai potenziali danni sull’uomo, ha imputato questi soprattutto all’utilizzo della connessione 3G, evidenziando come, se questa è stata più volte considerata dannosa con l’utilizzo degli smartphone, non vi è motivo di pensare che non lo sia anche con gli smartwatch.
Studi scientifici a favore degli smartwatch e opinioni dei medici
In campo medico, poi, numerosi professionisti ne apprezzano la possibilità di monitoraggio di molti aspetti che riguardano la salute dell’uomo.
È vero, infatti, che il cardiofrequenzimetro presente negli smartwatch non può ritenersi affidabile come un elettrocardiogramma eseguito dal proprio medico, ma riesce a dare informazioni immediate e utili sulla frequenza cardiaca, sia a riposo che sotto stress da allenamento fisico.
Gli stessi produttori di smartwatch invitano a considerare questi dispositivi come strumenti di prevenzione e non come sostituti del parere di un medico, ma sono sempre più apprezzati da questi ultimi perché considerati una guida per comprendere il loro cuore, che può portarli ad approfondire una possibile complicazione grazie al loro aiuto professionale.
Gli stessi medici iniziano a utilizzare gli smartwatch durante l’esercizio della loro professione, anche in all’interno delle strutture sanitarie.
Questa iniziativa, denominata “Fit 4 Health” e inserita all’interno del progetto Salute allo Specchio, è stata condotta per studiare successivamente quanto il movimento e l’attività fisica siano importanti e possano incidere sulla qualità della vita dei pazienti affetti da cancro e sul rischio delle recidive.
Infine, al Policlinico di Milano, gli smartwatch sono utilizzati per monitorare il rischio di brachicardia post prandiale durante la gravidanza e nel post parto.
Smartwatch e salute fisica
Da quanto detto, ci sono ancora molti pareri contrastanti sulla possibilità che gli smartwatch possano davvero essere dannosi per la nostra salute.
Di contro, lo smartwatch sta entrando a far parte sempre di più nelle nostre vite e il suo utilizzo è ritenuto addirittura fondamentale per alcuni professionisti sanitari, che si servono dei suoi strumenti e delle sue app per monitorare la salute dei propri pazienti o per condurre ricerche scientifiche sulla base di dati rilevabili dagli stessi device.