Lo smartwatch è l’orologio intelligente ormai da anni desiderato da tutti, soprattutto professionisti e sportivi, che lo utilizzano per lavoro o per monitorare la loro attività sportiva.
Ed è proprio su quest’ultimo aspetto che ci concentreremo in questa guida, per capire come uno smartwatch è in grado di rilevare il battito cardiaco, se ci possiamo fidare di questo dispositivo e perché e quanto è utile conoscere la nostra frequenza cardiaca.
Quale tecnologia viene utilizzata per la rilevazione della frequenza cardiaca in uno smartwatch
Innanzitutto è necessario sapere che, alcuni modelli di smartwatch possono avere sistemi diversi di scansione del battito cardiaco, e ciò dipende anche dal tipo di hardware e software utilizzati.
Conoscere questo aspetto è importante, perché vi indirizzerà nella scelta di smartwatch per registrare il battito cardiaco, più adatto a voi.
Il sistema di bioimpedenza usato da Jawbone, grazie al quale veniva verificata la differenza di elettricità statica che attraversava il polso in un determinato lasso di tempo, è stato preso come modello per poi sperimentare nuove tecnologie ancora più precise.
Questo tipo di tecnologia, fornisce dei dati approssimativamente puntuali, anche se la loro lettura e il loro approfondimento devono essere sempre accompagnati da un parere professionale, per cui non si sostituiscono mai al lavoro del medico, ma lo aiutano e lo coadiuvano, in modo tale da poter essere un modo per valutare la necessità di utilizzo di sistemi di misurazione del battito cardiaco più avanzati.
Come viene rilevato il battito cardiaco in uno smartwatch
Nella parte posteriore dello smartwatch, quella a contatto con il polso, è presente un sensore.
In alcuni modelli di smartwatch, quando questo è attivato da noi, emette un fascio di luce che, attraversando il polso, è in grado di esaminare la quantità di luce riflessa dal sangue proprio nel momento in cui lo sta attraversando.
Questo dato viene poi elaborato in un grafico e analizzato grazie ad una formula che ne rileva la frequenza cardiaca. È, in sostanza, il PurePulse usato da Fitbit.
In altri modelli, invece, è usato il principio della fotopietismografia, secondo il quale il colore del sangue, essendo rosso, assorbe le frequenze di luce verde.
La presenta di fotodiodi, in accoppiamento con LED a luce verde, posti nella parte posteriore dello smartwatch a contatto con il polso, rispondono al comando di rilevazione di tale dato che, una volta rilevato, viene programmato da un sistema che lo parametrizza e lo elabora come frequenza cardiaca.
Quando è utile o necessario controllare la frequenza cardiaca
Uno degli usi più frequenti del sensore di battito cardiaco negli smartwatch, è quello per la rilevazione della frequenza cardiaca sotto sforzo.
Grazie a questa rilevazione, riusciamo a capire i limiti del nostro e corpo quanto ci è ancora possibile spingerci oltre o se è il momento di rallentare, per non sovraccaricare il nostro cuore.
Le app che interagiscono con il sensore per il battito cardiaco, riescono anche a darci dei suggerimenti, soprattutto per quanto riguarda il miglioramento delle nostre prestazioni sportive.
Partendo dal presupposto che un uomo adulto sano ha un battito cardiaco mediamente di 60-80 battiti al minuto, e che ognuno di noi ha delle singole specificità, una volta che riusciamo a capire la media del nostro battito cardiaco, riusciremo a tenerla sotto controllo e a monitorare se varia con il modificare di alcune attività (sonno, pasti…) o con la manifestazione di particolari eventi (stress, ansia…).
Tutto questo, tenendo in considerazione il fatto che esistono diversi fattori che potrebbero influire sui parametri solitamente regolari, come il fatto che una donna ha un battito cardiaco più alto rispetto all’uomo e che aumenta ulteriormente in stato di gravidanza; oppure che un bambino o un anziano hanno altresì battiti più accelerati.
Uno sportivo, inoltre, ha un battito inferiore anche stando a riposo, perché il suo cuore ha una maggiore capacità di pompare il sangue, anche ad una frequenza minore.
Smartwatch: il suo ruolo nella rilevazione del battito cardiaco
Lo smartwatch, pur non fornendoci una verità assoluta, ha un ruolo molto importante nella rilevazione della nostra attività cardiaca durante la nostra giornata.
Il cinturino, poi, non deve essere troppo spesso, e la base posteriore va accuratamente pulita, soprattutto dopo un allenamento sportivo, in quanto i residui di sudore potrebbero compromettere la corretta rilevazione dei dati.
Lo smartwatch può essere utilizzato anche per monitorare il sonno. Se la frequenza cardiaca cambia durante il sonno, vuol dire che siamo disturbati da qualcosa e sappiamo bene che, un buon riposo, è alla base della nostra salute.
Intervenire sui fattori che possono disturbarlo, ci permetterà di raggiungere un migliore stato di salute.
Quali smartwatch con sensore per il battito cardiaco ci sono in commercio
Possiamo dire che, oggi, tutti i marchi che si occupano di produrre smartwatch, offrono la possibilità di avere nel dispositivo un sensore per la rilevazione del battito cardiaco.
Ovviamente, più le capacità hardware e software di uno smartwatch sono alte, più potremo essere sicuri della precisione nella rilevazione dei dati.
Quando scegliete un modello, quindi, concentratevi sulle sue caratteristiche tecniche, come: RAM, ROM, hardware e software, sistema operativo ecc.
In commercio troverete smartwatch con sensori per la rilevazione del battito cardiaco di fascia bassa, media e alta.
Per quanto riguarda la fascia bassa, a un costo di circa 30 euro, potrete benissimo sfruttare le funzionalità che vi servono, senza andare a spendere un occhio della testa.
Se volete un prodotto di fascia media, spenderete tra i 40 e i 70 euro.
Smartwatch di fascia alta e quindi più performanti, hanno prezzi che vanno da 80 a 250 euro circa, fino ad arrivare all’Apple Watch, che ha un costo molto maggiore, ma stiamo parlando di uno smartwatch che si qualifica tra i migliori sul mercato.
Ricordate che la rilevazione della frequenza cardiaca mediante l’utilizzo dello smartwatch non deve sostituirsi al parere di un medico, ma deve rappresentare un modo per capire se l’attività del vostro cuore ha bisogno di essere controllata con mezzi diagnostici professionali e più precisi.