La tecnologia propone periodicamente nuovi prodotti che, se usati correttamente, migliorano la nostra quotidianità arricchendola di nuove comodità.
Uno di questi dispositivi è sicuramente lo smartwatch: l’orologio intelligente, ricco di funzioni e dal display touch-screen che, oltre ad indicare l’ora, permette di effettuare tantissime altre operazioni.
Avete deciso di comprarvi uno smartwatch? Un acquisto di questo tipo va fatto con attenzione, perché i modelli disponibili sono tanti ed è facile sbagliarsi scegliendone uno poco adatto alle proprie necessità.
Per questo è importante saperne il più possibile sul mondo degli smartwatch. Di seguito troverete una serie di risposte alle domande più frequenti sull’argomento: da come sono strutturati gli smartwatch fino alle caratteristiche dei modelli migliori e ai criteri da valutare al momento dell’acquisto.
Si tratta di orologi che si possono collegare allo smartphone e ad internet: grazie a questo offrono molte funzioni in più di quelle offerte da un classico orologio da polso che serve solo ad indicare l’ora. Si potrebbero a tutti gli effetti considerare dei piccoli computer da portare al polso.
La maggior parte degli smartwatch si collega allo smartphone attraverso Wi-Fi e Bluetooth. In questo modo, tali dispositivi riescono ad rilevare ed utilizzare i dati e i contenuti presenti in rete.
Per svolgere tutte le operazioni che sono in grado di svolgere, gli orologi intelligenti sono strutturati in modo piuttosto complesso (anche se usarli non è difficile).
Le parti fondamentali di cui si compongono sono: sensori, sistema operativo (che è un po’ il “cervello” del dispositivo, in quanto permette la gestione delle sue varie funzioni e app) e display.
Il meccanismo di funzionamento è il seguente e si esplica attraverso tre passaggi fondamentali:
- Attraverso il collegamento wireless i sensori hanno il compito di “captare” i dati e le informazioni utili per svolgere una determinata operazione
- Questi dati vengono passati al sistema operativo che li processa e li invia al display
- Il display mostra i dati all’utente.
Visto che hanno il compito di rilevare i dati esterni, i sensori sono di diverso genere a seconda delle funzioni che l’orologio è in grado di svolgere e della tipologia di dati da raccogliere.
Possiamo quindi distinguere:
- Biosensori: sono quelli che permettono di rilevare alcuni parametri corporei (come la temperatura, le pressione, la glicemia, etc)
- Di movimento: sono i sensori che registrano i movimenti corporei (come il contapassi)
- Ambientali: consentono di registrare i dati relativi alle condizioni atmosferiche e ambientali (umidità, pressione atmosferica, temperatura, etc.)
Tante sono le operazioni che uno smartwatch può portare a compimento:
- Controllare le attività dello smartphone: attraverso la sincronizzazione con il cellulare, l’orologio è in grado di svolgere tutta una serie di operazioni, inviando notifiche che segnalano le attività dello smartphone (quindi notifiche in caso di chiamate e messaggi, controllo della posta elettronica, invio di notifica di batteria scarica, etc.). Attraverso l’orologio è anche possibile far partire una telefonata dallo smartphone
- Navigare in rete
- Controllo dei parametri vitali: uno smartwatch è in grado di svolgere anche funzioni molto utili per la salute, qualora siano presenti applicazioni che permettono di rilevare alcuni dati corporei (come la temperatura, il battito cardiaco, la pressione, etc.)
- Monitorare l’andamento dell’allenamento: attraverso lo smartwatch è anche possibile tenere sotto controllo alcuni indicatori legati allo svolgimento dell’attività fisica (come le calorie consumate o il contapassi, nonché le previsioni meteo)
- Lanciare chiamate di emergenza: un orologio intelligente permette anche di effettuare tutta una serie di operazioni strettamente legate alla sicurezza (gps, chiamate ai soccorritori in caso di emergenze mediche o di altro genere…).
Sì, ma solo se si dispone di un modello dotato di una slot per scheda SIM esterna: se è presente questa caratteristica, è possibile fare una telefonata anche senza che l’orologio sia connesso allo smartphone.
Se invece lo smartwatch non dispone di slot per scheda SIM, ma dispone di altoparlante e microfono, allora è possibile inviare e ricevere telefonate dall’orologio solo se c’è la connessione allo smartphone (usando però solo l’orologio, senza dover tirare fuori il cellulare).
Naturalmente. Senza il collegamento ad uno smartphone, lo smartwach può essere utilizzato come un semplice orologio: il display mostra solo l’ora.
Per poter usare tutte le altre funzioni, è invece indispensabile il collegamento allo smartphone.
No, lo smartwatch non riesce ad esplicare le proprie funzioni attraverso il collegamento ad un tablet: bisogna necessariamente utilizzare uno smartphone.
In genere si tende a credere che lo smartwatch sia un gioiellino tecnologico impiegato un po’ per vezzo solo dai patiti di tecnologia e che non abbia tutto sommato una vera e propria utilità. Ma non è così.
Stiamo infatti parlando di un prodotto le cui funzioni possono essere sfruttate in diversi settori: ad esempio, sono particolarmente utili in quello medico. Rilevando diversi parametri vitali, l’orologio infatti permette di chiamare immediatamente i soccorsi nel caso registri eventuali scompensi o malesseri. Questo aspetto si rivela di fondamentale importanza per monitorare lo stato di salute di soggetti con particolari patologie (ad esempio, problemi al cuore, diabete, etc.).
Il più delle volte attraverso il display touchscreen; ma in alcuni modelli può essere previsto anche l‘utilizzo di tastini manuali collocati ai lati dell’orologio e/o di una ghiera, ovvero di un anello da ruotare attorno al display.
Sono orologi che, almeno esteticamente, sembrano dei normali orologi da polso in quanto hanno il quadrante analogico e le classiche lancette. Tuttavia, come gli smartwatch digitali sono in grado di svolgere tutta una serie di operazioni aggiuntive, in quanto hanno al loro interno dei sensori. Per sfruttare queste potenzialità aggiuntive, vanno sempre collegati allo smartphone.
A differenza dei “veri” smartwatch, però, questi orologi ibridi non danno la possibilità di scaricare e installare delle app.
No, la compatibilità non è universale. Per questo prima di comprare uno smartwatch è essenziale assicurarsi che sia compatibile con il proprio modello di smartphone.
Il motivo dell’assenza di una compatibilità universale è da ricercare nel sistema operativo: i sistemi operativi che fanno funzionare uno smartwatch possono essere di vario genere, non ne esiste uno solo. Ed è proprio il sistema operativo supportato da un orologio a determinare la sua compatibilità o meno con uno specifico modello di smartphone.
I sistemi operativi a disposizione per supportare il funzionamento di uno smartwatch sono fondamentalmente tre:
- Wear OS
- Watch Os
- Tizen.
Wear OS è pensato per i dispositivi Android 4.4 e successivi: se si possiede uno smartphone Android, occorre quindi scegliere uno smartwatch che funzioni con questo sistema operativo.
Watch Os invece è il sistema operativo compatibile con gli iPhone (dal 5 in poi)
Per finire, Tizen è compatibile con i cellulari che funzionano con sistema operativo Linux. Alcuni modelli di orologio funzionanti con Tizen possono essere compatibili anche con dispositivi mobili Android e con alcuni modelli di iPhone (solo alcuni: pertanto occorre sempre verificarlo con attenzione).
Per completezza ricordiamo inoltre che alcuni orologi intelligenti con sistema Wear OS sono compatibili anche con iPhone: si tratta comunque di pochi modelli e in ogni caso non vengono supportate tutte le funzioni. La scelta migliore se si possiede un iPhone, quindi, è senza dubbio il sistema operativo Watch Os.
Si tratta di una tipologia particolare di orologio intelligente, molto adatta a chi si allena regolarmente. Infatti, la loro caratteristica principale è quella di possedere diversi sensori e funzioni specifici per lo sport, in grado quindi di monitorare in modo preciso l’andamento di un allenamento e di una pratica di attività sportiva (chilometri percorsi, calorie, battito cardiaco sotto sforzo, app con il calendario degli allenamenti, etc.)
La differenza principale è la ricchezza di funzioni: uno smartwatch è quasi sempre più ricco di app e funzioni diverse rispetto ad uno smartband.
E’ vero che ultimamente sono stati messi in commercio alcuni modelli di smartband più ricchi di funzioni anche non finalizzate al monitoraggio dell’allenamento, ma nella maggior parte dei casi lo smartband è pensato appositamente e specificatamente per lo sport. Questa differenza di funzioni si traduce naturalmente anche in una differenza di prezzo: uno smartwatch è sempre più costoso di uno smartband (ed è anche più ingombrante).
Viste le sue caratteristiche, lo smartband è da preferire ad uno smartwatch qualora l’orologio serva esclusivamente (o quasi) come supporto durante l’allenamento e l’attività sportiva. In tal caso, un dispositivo semplice e funzionale come lo smartband è l’ideale. Anche perché costa un po’ meno ed è più leggero e pratico da indossare.
Se invece si vuole usare l’orologio anche per sfruttare altre funzioni non legate all’attività sportiva, allora è meglio scegliere lo smartwatch perché offre decisamente di più. Per non rinunciare al monitoraggio dell’attività sportiva, basterà scegliere un modello che abbia delle funzioni adeguate (contatore di passi, di calorie, GPS, monitoraggio del battito cardiaco, etc.).
La gran parte degli smartwatch in vendita ha un display touchscreen che rientra in una di queste due tipologie:
- LCD: i display LCD più costosi sono quelli Sharp Memory, in quanto garantiscono bassi consumi e quindi una maggiore autonomia del dispositivo. Lo schermo LCD (compreso quello classico) offre in genere uno buona visibilità (anche alla luce del sole)
- OLED/AMOLED: questa tipologia di schermo assicura un’ottima risoluzione delle immagini, ma in confronto ad un display LCD la leggibilità risulta più difficoltosa alla luce solare.
Questa terza tipologia di display degli smartwatch si basa sulla tecnologia e-paper (il display quindi è del tutto simile a quello di un ebook reader) ed è meno diffusa delle precedenti in quanto presenta applicazioni e funzioni decisamente meno performanti.
Diciamo che può essere una buona scelta solo se si punta ad avere un dispositivo con la massima autonomia (i consumi di un display e-paper sono minimi).
Si tratta di display sempre accesi, ma in modalità basso consumo: è sempre possibile controllare l’ora come con un orologio classico, ma la particolare modalità a basso consumo non influisce più di tanto sul consumo energetico e quindi sull’autonomia dell’orologio.
Mediamente, l’autonomia della batteria di uno smartwatch è di 1-2 giorni, ma non si può dirlo con molta precisione: dipende dal tipo di orologio, dalle caratteristiche del display e dalla tipologia di funzioni che è in grado di offrire.
Il GPS è probabilmente la funzione che maggiormente contribuisce all’esaurimento della batteria, ma anche altre funzionalità hanno il loro peso in questo senso: ad esempio, quella che permette il monitoraggio della frequenza cardiaca o il calcolatore dei passi.
Se la priorità è la praticità, bisogna assicurarsi che il modello di smartwatch che si sta per acquistare risponda a queste caratteristiche:
- Ottima leggibilità del display, anche al sole: per essere comodo e pratico, uno smartwatch deve necessariamente avere un display facile da leggere. Quelli che offrono una migliore visibilità anche in presenza di forte luce solare sono i display LCD. Ancora meglio se l’orologio offre la possibilità di regolare la luminosità del display, in modo da adattarla a quella esterna e facilitare quindi la lettura
- Buon livello di autonomia della batteria e risparmio energetico: onde evitare che l’orologio si scarichi proprio quando è necessario consultarlo, è bene acquistare un modello che non consumi eccessivamente (diversi orologi sono arricchiti da sistemi che consentono di risparmiare sul consumo energetico), in modo che la batteria duri il più a lungo possibile
- Portabilità: se si vuole un orologio pratico e comodo, va considerata anche la sua indossabilità. Meglio optare quindi per un modello dal quadrante con forma squadrata (più comodo e facile da consultare rispetto ad uno con squadrante rotondo), ma che sia anche leggero e non troppo ingombrante, in modo da risultare comodo sul polso e non dare fastidio alla pelle.
Se va usato soprattutto a scopo sportivo, è importante che l’orologio sia dotato di strumenti come il GPS (così da tenere traccia dei vari percorsi senza che sia necessario avere lo smartphone durante l’allenamento), il contapassi e la rilevazione del battito cardiaco.
Nel video che segue, pubblicato da fake gamer, viene mostrato come collegarlo ad un telefono e come scaricare le app.
Vista la gran varietà di modelli di smartwatch messi in vendita, prima di comprarne uno bisogna analizzare bene quelle che sono le proprie necessità, onde evitare un acquisto inutile. Ecco tutti gli aspetti a cui prestare attenzione e i criteri su cui basare la scelta di un modello piuttosto che di un altro:
- Sistema operativo: la prima cosa da considerare è senza dubbio la compatibilità con il proprio smartphone. E’ del tutto inutile comprare uno smartwatch ricchissimo di funzioni se poi non è possibile utilizzarle perché il sistema operativo dell’orologio non è compatibile con quello del telefono (oppure lo è, ma permette di sfruttare solo poche funzioni). Questa prima e fondamentale valutazione consente quindi di escludere diversi modelli e di restringere il campo in cui è possibile operare la propria scelta
- Funzioni presenti: vanno quindi valutate con attenzione le proprie esigenze. Per cosa verrà utilizzato più frequentemente lo smartwatch? In base alle proprie necessità personali, bisognerà scegliere un modello in grado di soddisfarle, visto che non tutti gli orologi intelligenti hanno le medesime funzioni. Alcuni, ad esempio, sono perfetti per tenere sotto controllo le notifiche dello smartphone, altri per telefonare e ricevere messaggi senza nemmeno dover tirare fuori il cellulare, altri ancora sono ideali per monitorare l’allenamento, etc. Al momento dell’acquisto, quindi, bisogna controllare che lo smartwatch disponga delle funzioni di cui si ha più bisogno
- Memoria interna: a seconda dell’utilizzo che si ha intenzione di fare del dispositivo, è da valutare anche la quantità di memoria interna disponibile. Ad esempio: se si ha in programma di installare parecchie app o si vuole usare lo smartwatch per salvare parecchi brani musicali (così da ascoltarli mentre si fa sport, ad esempio), è bene scegliere un modello di smartwatch che abbia una memoria interna sufficiente Potenza del processore: per alcune persone è fondamentale la velocità dell’orologio nell’eseguire le varie funzioni e nell’aprire le app. Se quest’aspetto è prioritario, occorre scegliere un modello con un’adeguata potenza del processore, in quanto è da essa che dipende la velocità del dispositivo
- Caratteristiche del display: da valutare anche se il display ha una buona leggibilità ed è quindi comodo e pratico da usare. Alcuni modelli di smartwatch, infatti, sebbene ricchi di funzioni, possono essere scomodi da utilizzare perché hanno un display poco leggibile, non facile da consultare (e alla lunga questo può portare ad utilizzare poco l’orologio)
- Autonomia della batteria: anche questo è un elemento da considerare al momento dell’acquisto (anche se va detto che uno dei punti deboli degli smartwatch è proprio l’autonomia, in genere non molto lunga)
- Estetica: per finire, oltre alle caratteristiche tecniche vanno considerati anche la forma e il design dell’orologio. In vendita si trovano smartwatch con stili differenti (da quelli più classici ed eleganti a quelli più sportivi e casual), da scegliere a seconda dei propri gusti personali.
In linea di massima il quadrante di uno smartwatch può essere di forma squadrata o rotonda. La forma tonda in genere risulta più elegante perché ricorda quella di un orologio classico, mentre quella squadrata è meno chic, ma più comoda e funzionale perché permette una visualizzazione migliore.
Non sempre. Solo alcuni modelli di smartwatch vengono venduti con inclusi uno o più cinturini da cambiare all’occorrenza.
Per alcune persone può essere importante avere la possibilità di cambiare cinturino, modificando quindi l’aspetto e lo stile dell’orologio: in tal caso, è importante verificare prima dell’acquisto che siano presenti dei cinturini di ricambio.
A volte capita che lo smartwatch sia ancora in modalità di spedizione, nel momento in cui viene comprato. Per attivarlo si può quindi provare a tenerlo in carica come minimo per 4 ore, dopodiché occorre premere il pulsante di accensione fino a quando non compare la schermata iniziale di impostazione.
Molto probabilmente si tratta di un problema di memoria e di potenza del processore: a mano a mano che si installano app all’interno dell’orologio, il funzionamento generale del dispositivo può rallentare se non è supportato da una potenza adeguata del processore e da una sua sufficiente memoria (così come può avvenire con il computer).
Sì, si può fare. Occorre prima togliere l’associazione dell’orologio al telefono “vecchio” (attraverso la sezione Impostazioni- Esci o Rimuovi orologio), per poi inserire l’associazione al nuovo smartphone.
In caso di mancato aggiornamento, dovrebbe comparire un messaggio di errore, con la scritta “Riprova”.
Qualora l’aggiornamento non venga ancora completato con il secondo tentativo, è consigliabile rivolgersi all’assistenza clienti (attraverso la sezione Guida e supporto tecnico).
L’operazione di pulizia di uno smartwatch è molto semplice: basta utilizzare un panno morbido in microfibra strofinandolo bene su tutto l’orologio. Da evitare sapone, qualsiasi detergente di tipo chimico e acqua, per scongiurare possibili infiltrazioni.
E’ una certificazione dell’azienda che attesta il grado di resistenza dell’orologio all’acqua e alla polvere. La sua mancanza sta ad indicare che lo smartwatch è poco resistente e può quindi rovinarsi a contatto con polvere e/o acqua.
Gli ultimi smartwatch tuttavia presentano quasi tutti una certificazione IP67 o IP68 (quella che offre maggiori garanzie di resistenza è la IP68).
Dipende dal modello. Prima di tutto bisogna verificare che sia presente la certificazione IP68: è l’unica ad indicare che il dispositivo non si rovinerà a contatto con l’acqua.
In ogni caso, se si ha intenzione di usare lo smartwatch per fare uno sport in acqua, è meglio esplicitarlo e chiedere un modello pensato appositamente per questo genere di impiego: non tutti i modelli infatti sono sufficientemente resistenti e impermeabili da poter essere immersi senza problemi nell’acqua.
Anche in questo caso dipende dal modello. Alcuni resistono bene ad eventuali cadute/urti, altri no.
Per uno smartwatch semplice e con poche e basilari funzioni (notifiche, misuratore di passi, telefonate di emergenza) bisogna mettere in conto una spesa di circa 90-100 euro. I modelli meno costosi hanno infatti un prezzo orientativamente compreso fra 100 e 200 euro.
Gli smartwatch più curati, complessi e ricchi di funzioni tecnologiche possono venire a costare anche più di 900 euro. Si tratta di modelli con caratteristiche particolari e molto performanti sotto ogni punto di vista (display, sistema operativo, potenza e velocità, autonomia del dispositivo, quantità e tipologia di funzioni, estetica).
Chi desidera acquistare uno smartwatch che garantisca un buon livello di prestazioni, ma che non comporti una spesa così elevata può optare per un orologio di fascia media: ad un prezzo orientativamente compreso fra 200-250 e 400 euro si possono trovare orologi di ottima qualità e piuttosto ricchi di funzioni utili e interessanti.
Il più delle volte, acquistando online è possibile contenere la spesa: basta comparare diversi siti (soprattutto quelli specializzati in articoli tecnologici), tenendo d’occhio le varie offerte che periodicamente vengono proposte.